Anello del Furioso
Questo itinerario si chiama anche Anello del Furioso per il tragitto a forma di anello: ha partenza e arrivo nell’area verde della frazione di Pian di San Martino, a pochi minuti di auto dal centro storico di Todi. Camminando o pedalando da Todi a Monte Castello di Vibio, dal Castello di Doglio al piccolo borgo Castello di Cecanibbi si può assaporare il dolce piacere della conoscenza attraverso un paesaggio incontaminato che mano a mano svelerà i suoi segreti e la sua bellezza. Lungo il tracciato si incontrano ruderi di antichi mulini ad acqua o installazioni di archeologia industriale come l’antica centrale idroelettrica di Montemolino o ancora il luogo della cruenta battaglia del 1310 tra Guelfi e Ghibellini che culmino’ con la distruzione di un ponte sul fiume Tevere.
Sentiero Alto e Basso
Cantine, aziende agricole e di produzione locale si combinano con la biodiversità della natura, donando l’opportunità di fare esperienze che altrove non esisterebbero, il tutto immerso in uno scenario unito indissolubilmente alla storia medievale.
Il CASTRUM medievale
Adagiato sulla sommità di un colle a 422 metri, dall’alto si presenta a forma di cuore e mantiene intatta la tipica struttura urbanistica del “castrum medievale”. Entrando dagli accessi lungo le mura, si sale al centro storico tra stretti vicoli e vecchi edifici medievali fino all’antica Porta Maggio dalla quale si apprezza un vasto panorama che spazia sulla valle del Tevere, con vedute di incomparabile bellezza. Da vedere la chiesa di Sant’Illuminata o del Santissimo Crocifisso che affonda le sue origini nel XV secolo e dove si venera un crocifisso ligneo del ’400, la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo del XIX secolo e la cappella della Madonna delle Carceri del XVI secolo. Dalla terrazza di piazza Vittorio Emanuele II si può ammirare un ampio e spettacolare panorama a sud dell’Umbria fino a scorgere i monti del Lazio e dell’Abruzzo
Il TEATRO della concordia
Tra le mura si trova un piccolo scrigno magico “Il Teatro della Concordia” il Teatro più piccolo del mondo considerato “il bel salotto della bella Monte Castello”, che lo costruirono piccolo a loro misura e a misura del suo paese”, ma – scrissero – la civiltà non si misura a cubatura né a metri quadri”.